Alga dev’essere definitivamente impazzita.
Il clima precocemente autunnale, (che poi fatalmente si trasformerà in una torrida estate tradiva), la precarietà lavorativa (aggravata da montagne di criptici moduli dell’INPS da compilare nel giro di ventiquattrore), la solitudine, le asperità kiddesche, i libri di testo da recuperare al minor prezzo possibile, l’ascolto reiterato di robe allegre tipo Nick Cave and The Bad Seeds, l’hanno conciata per le feste.
Al punto che, questa mattina, avendo verificato che il lettore DVD è definitavente defunto e desiderando ardentemente una qualsiasi compagnia per le sue infinite notti di stiraggio (oltre alla bocca cucita dei kids), è partita lancia in resta all’acquisto di un nuovo apparecchio.
Tornata a casa vittoriosa, brandendo fiera un arnese ottenuto per la modesta cifra di trentanove euri, dopo aver riordinato tre armadi, preparato la pasta per la pizza e invitato tre amici (di cui due in età adolescenziale) allo scopo di giustiziarla assieme ai kids, ha proceduto all’installazione dello stesso.
Per scoprire, con sincero sgomento, che stavolta era saltato l’audio del televisore.
Per dire, belle immagini in assoluto silenzio.
Che per l’Alga sarebbero anche andate bene, ci avrebbe messo in sottofondo l’Ipod con su Nick Cave (piuttosto che Thom Yorke) e magari le avrebbe fatto un effetto sballone tipo MTV, tutto fuorisincrono, ma appunto per i kids no, le cose non stanno propriamente così.
Quindi, colta da un attacco di panico + istinto di riparazione da senso di colpa + sindrome di Tourette è prontamente risalita in sella, per precipitarsi di nuovo al supermarket, dove ha arraffato alla cieca il primo TV che ha visto ad un prezzo decente.
Già che c’era, è passata al Molinetto e si è caricata il baule di cassette di pesche in saldo per fare la marmellata, non sia mai che possa restare un momento solo con le mani in mano.
Tanto, presumibilmente, tra un paio di mesi sarà sotto un ponte.
Quindi, tanto vale.
Alle diciannovetrenta Alga varca la soglia di casa, barcollante sotto il peso e il volume di un immenso scatolone Innohit, e trova i kids che si deliziano davanti a Willy Wonka and the chocolate factory (quello del ’71, grazie smilzo), con l’audio della TV perfettamente funzionante.
Alga è senza parole.
Alga si sente non tanto a posto, e forse lo è.
Alga appoggia delicatamente lo scatolone davanti all’armadio e prepara una magnifica pizza per sei persone, senza dire beh.
Alga pensa che domani potrebbe riportare il TV al supermercato e prendere al suo posto un microwave per sostituire l’altro cadavere che ha in cucina.
Ma è matematicamente sicura che, se lo facesse, l’audio della televisione del soggiorno smetterebbe di funzionare.
Per sempre.
soundtrack: Crazy, Patsy Cline