vivre sa vie

Oggi, quello che chiamavo (e che credevo essere) il Grande Amore della mia vita compie sessant’anni.
L’ho perso di vista, per fortuna, da quasi due.
Mi domando cosa provo (ancora) per lui. E non lo so dire.
Non mancanza.
Non più amore.
Non rabbia.
Tristezza, sì.
Forse un po’ di risentimento per quello che sto vivendo ora, ma si è sempre in due anche se non posseggo la sua crudeltà.
Però non riesco a smettere di pensare a lui, anche senza sentimento. Una maledizione che mi porto dietro da quando avevo 14 anni. E pazienza.

Sto invecchiando anch’io e capisco tante cose.
Capisco mia madre che non vedeva l’ora di raggiungere la sua.
Capisco la sua solitudine.
Davvero, la vita è così strana e la mia, alla fine, mi sembra proprio un grande boh.
Come se mi fossi agitata per secoli in uno spazio vuoto, facendo, parlando, gesticolando.
Ci ho messo tanto tempo a sentirmi adulta, ed è finalmente successo sei anni fa, quando sono tornata da Milano, tostissima e (credevo) vaccinata, e ho rivoluzionato la mia vita, ho fatto nascere At Home.
Ma poi è arrivato il Grande Amore della mia vita, e piano piano ho fatto marcia indietro, come i gamberi.
Fino ad arrivare a non avere più nulla. Chissà perché.
Ora mi sono spogliata di tutto, sono come una bambina, anche se vivo da secoli. Sono così tanto stanca.

E mi manca la mia casa, mi manca mia madre.
Non vedo l’ora di raggiungerla.

1 thoughts on “vivre sa vie

  1. MARY ha detto:

    Ciao Algaspirulina, spero tu stia meglio e che il peggio sia passato
    un abbraccio grande
    Mary

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