un anno vissuto pericolosamente

01_copy0_originalÈ stato un anno duroduro.
Bellissimo, ma duro.

Ho fatto tanta fatica, ho avuto tanta paura.
Ma ho fatto anche tante cose e ho realizzato un sogno.
E, soprattutto, ho conosciuto tante persone meravigliose.

Ornella, la mia contadina, una donna tostissima. Grande cuoca. Grande cuore.
Franco, il mio vinaio. Un uomo dolcissimo.
La mia panettiera, lenta ma gentile.

E tutti i miei ospiti, assolutamente incantevoli.

Gente vera che ha fatto il tifo per me e che è arrivata per caso (o forse no) ma con la quale mi sono sentita subito in sintonia.
Chi viene al Posto, ci viene con un perché.

Grazie a tutti, davvero.

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miracolo di una notte d’inverno

Mamma-e-figlio-all-interno-del-nuovo-reparto-di-Maternita-e-Pediatria-dell-Ospedale-cittadino-di-AdigratIo non so se sono credente, ma non mi sento mai sola. Anche se non ho avuto quel che si dice una vita semplice, sono grata per tutto quel che di bello ho ricevuto. E non ne ho avuto poco, soprattutto quest’anno.

E poi, il pensiero di un bambino che nasce, poverissimo ma bellissimo e pieno di vita (come lo sono tutti i bambini del mondo) è un bel pensiero a cui pensare.

Auguro un sereno Natale a tutti quelli che passano di qui. Che sia un Natale a luci spente ma acceso, dentro.

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la solitudine dei numeri primi

289_318Fuori piove e tira vento. Fuori c’è una tempesta di neve. Fuori fa zero gradi. Fuori non passa nessuno. Fuori (forse) c’è la fine del mondo.

Non importa. Io sono dentro.

Sono dentro la cucina. La cucina del Posto.
Monto gli albumi a neve ferma. Spadello le cipolline. Trito il cavolo nero per la ribollita.
Sono qui. Sono tranquilla. So cosa devo fare.

Ho passato la mia vita a pensare di valere poco o niente. Ho passato la mia vita ad avere paura. Ho passato la mia vita a vederne di tutti i colori.

Ho ancora paura di certe cose. E sto continuando a vederne di tutti i colori. Ma quando sono qua dentro sto bene. Perché so come fare.
C’è chi dice che sono una solitaria. Non è così. Diciamo che ho fatto di necessità virtù. Diciamo che ho imparato. Ma non mi sono inaridita: gran parte del mio amore lo metto qui e lo trasformo in cibo.

L’altra (gran) parte se ne va in giro. Chissà se arriva a qualcuno.

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