Titolo così questo post in onore di Trudi (anzi, a dire il vero, in onore della sua dolce metà, come me fan di Peter Greenaway), che mi ha invitata ad una sì deliziosa catena.
Oh, si vede che sta arrivando la primavera: i bloggers di mia conoscenza hanno voglia di uscire dal guscio e confontarsi un po’ 🙂
Ordunque, dopo il cinema ecco la cucina, altra mia grande passione.
Non resisto non resisto non resisto non res…
E rispondo.
Slurp.
Il tuo primo ricordo di te stesso cucinando?
A sei anni. Facevo delle frittelline di farina sale e acqua, poi me le facevo friggere da mia nonna.
A dieci anni mi hanno regalato il Dolceforno. E ho capito che avevo una vocazione.
Chi ha influenzato di più il tuo stile culinario?
La mia nonna, che era di Parma. Una cuoca fantastica, i suoi sapori non sono mai riuscita a riprodurli esattamente, se non casualmente, ogni tanto.
E poi mia madre, che prima di stufarsi era molto creativa. Passavo le ore in cucina a guardarla.
Ovviamente, tutti i miei amici: c’è sempre molto da imparare. Sono una che scassa i maroni con le ricette, Estrellita lo sa 😉
Possiedi del materiale fotografico che possa provare un interesse per il mondo culinario? Lo pubblicheresti?
Ne ho una libreria totalmente farcita 🙂
Ora che ho la fotocamera digitale, mi piacerebbe. Magari su un libro di ricette scritto da me.
Hai qualche fobia culinaria? Un qualche piatto che solo a pensarci ti viene il sudore?
Certi dolci con la gelatina, tipo le bavaresi. Lo so che non sono difficili. Ma io c’ho paura del risultato.
Il gadget in cucina che funziona meglioquello che ti ha deluso di più?
Meglio: beh, ovviamente il mitico minipimer. Tanto per dire, ci faccio la maionese in zerosecondi. E mi viene sempre. E il manicotto di caucciù per pelare all’istante gli spicchi d’aglio. Geniale.
Delusa: un tritacosi a pressione di Ikea. Si spande tutto dappertutto, e il tavolo va in surround
Un abbinamento cibario strano che mi piace e che probabilmente non piace a nessun altro.
Panettone con le pere. Ma non mi sembra così strano.
Quali sono le tre cose commestibili senza le quali non potresti vivere?
Aiuto, come faccio a rispondere? Proviamo, dai: insalatina fresca, yogurt magro naturale, vino bianco freddissimo con le bollicine, tutti i formaggi di capra, il sushi. Ok, non sono tre.
Il Negroni va bene? 😉
Il tuo gelato preferito?
Non amo i gelati, ma quelli del Siculo di Via San Quintino mi fanno stranamente impazzire.
In particolare: mousse di fragola, kappadue, ricotta, marron glacé.
Non mangeresti mai?
La cacca. E la carne umana (ma solo se mi dicessero che cos’é).
Ah, e le ostriche. Ma solo perché una volta sono stata malissimo. E mi dispiace.
Il tuo piatto firma:
non ce l’ho. Posso dire i miei tops of the pops: lasagne (di carne o di zucchine), bollito con le tre salse, bagnacauda, pasta con le melanzane, tarte tatin caramellata, taboulé, zucchine in carpione, baccalà alla vicentina, parmigiana di melanzane, gazpacho. Mi piace cambiare 🙂
La cosa piu’ assurda che hai mai mangiato?
Gli occhi del pesce (vabbé, era estate, ero alle Eolie ed ero un po’ brilla). Erano buoni, però.
L’ultima cosa che hai fatto e che è avanzata:
Eh?
La cosa che mangeresti in questo momento:
Caponata fredda. Col pane caldo.
In alternativa, torta fritta bollente col culatello.
Grazie, Trudi. Mi sono proprio divertita.
Passo a Estrellita (perché ne vale veramente la pena), Cilvia (che se non ha voglia può passare a sua volta al Brambi), Cronache, Tippe, Jane (che ci farà conoscere qualcosa di brit) e alla non-blogger Gazzella Somala, che è una gran cuoca.
Esonero Pigiamino: l’ultima volta che ci siamo sentiti stava facendo un corpoacorpo con un pesce spada 😉
soundtrack: Tafel Musik, Johann Sebastian Bach