pauline à la plage

Questa qui è la mia poesia preferita del mio amico poeta Guido Catalano.

essa fin da piccina
s’era accorta che
se inseriva qualcosa nella sua vagina
il qualcosa in questione scompariva
come che si disintegrava
tipicamente non poteva usare gli assorbenti interni
o i vibratori

il problema però fu
quando fece la prima volta all’amore con un uomo
egli infilò il suo coso nella sua cosa
disse “oibò ho come una sensazione di aver perso qualcosa!”
“il portafoglio?” chiese lei
“no” disse lui “mi sa che il mio pene è scomparso”
poi svenne

il suo ginecologo
dopo aver perso molti strumenti del mestiere
chiamò un astrofisico
l’astrofisico dopo aver perso una mano
chiamò un filosofo
il filosofo perse il naso
e se ne andò piuttosto innervosito

la ragazza entrò in una fase di tristezza infinita
nessuno voleva fare all’amore con lei
piangeva molto
e molto si disperava

poi arrivò un giovane uomo
le disse “io voglio”
lei disse “ma sei sicuro?”
lui disse “certo che sì”
“non hai paura che ti scompare il pene?”
“sì che ho paura, ma tu mi piaci”
“anche tu mi piaci”
“anche tu”
“anche tu”

poi fecero all’amore
per quarantanove ore
alla cinquantesima lui uscì da lei
col pene e tutto
erano molto stanchi
ed anche assai felici

“come mai?” chiese lei
“non lo so” disse lui
“secondo me” disse lei “è faccenda d’amore”

in effetti, era.

È la mia poesia preferita perché lì ci sono io.
Che sono una che non dice niente.
Che non entra mai in competizione.

Ma sotto sotto aspetto.
Aspetto qualcuno che non abbia paura.
O almeno che abbia abbastanza coraggio.

Aspetto e se non arriva, pazienza 🙂

Nel frattempo, cucino di notte, as usual, conuncaldodellamadonna: polpettone genovese, torta di riso, quiches, uova sode al pomodoro ricettadicasa, pomodori gratinati, biscottini parmigianopapavero, hommus.

Se mi resta la forza, domani anche pesche ripiene 🙂

È per una festa di compleanno, è per una buona causa 😉

E poi me ne vado, armi, bagagli, gatto, kids e amici dei kids.
Me ne vado nel mio posto del cuore per i miei sacrosanti dieci (DIECI) giorni di vacanza annuali.

Un posto dove sto bene, anche se sono triste, anche se mi manca sempre qualcuno.
Un posto dove guardare la baia di notte e gli aerei che atterrano, un posto dove leggere e dormire.

Non so mica, se torno.
 

soundtrack:

9 thoughts on “pauline à la plage

  1. tiptop ha detto:

    Buone vacanze! e buon compleanno… chiunque sia!

  2. cilvia ha detto:

    la poesia è bellissima e ilmangiare come sempre ottimooo!! grazie cris!"

  3. lorypersempre ha detto:

    Vai e divertiti ma ricorda che si può scappare da tutto, meno che da sè stessi ;)Leela

  4. Ada09 ha detto:

    Goditi il riposo che ti sei strameritata.

  5. Morganalarossa ha detto:

    Ma che bella la poesia.E, anche se puo' sembrare brutto dirlo, che bello il tuo dolore. Perche' nelle cose che scrivi c'e' sempre tanta paura, ma anche tanta voglia di farcela, e viene di fare il tifo per te.Buone vacanze, con tutto il cuore!

  6. LaPerplessa ha detto:

    Questo post è bellissimo.. molta poesia, soprattutto nelle tue parole ed anche nella tua cucina!Buona vacanza, buon riposo e lascia a casa la nostalgia!

  7. utente anonimo ha detto:

    Sono viola. Che ti posso dire a questo punto? Che il rientro sia il meno traumatico possibile. Che tu abbia nel tuo cuore tante bellissime sensazioni legate alle vacanze, da tenere lì, un pò sopite, ma da tirar fuori quando la vita diventa pesante. E  poi cerca per un pò di crearti ogni tanto una illusione di vacanza… Una colazione seduta all'ombra davanti a un bar leggendo il giornale…Un pisolino di mezz'ora nelle ore più calde… Un vino frizzante e fresco da stappare senza un motivo.. Lo dico a te ma…soprattutto a me. Un abbraccio

  8. Morganalarossa ha detto:

    Sigh, sob… lo vojo saper prima, la prossima volta!!;-))))))Sob…

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