Il pub è chiuso, di lunedì sera, e così l’Alga e G. se ne stanno seduti su un muretto troppo basso per le articolazioni incriccate di lei, con nel mezzo una bottiglia di Menabrea raccattata in pizzeria due minuti prima della serrata, parlando delle loro vite colabrodo.
Passa un branco di adolescenti troppo rumorosi, le zanzare si accaniscono.
Come va il lavoro, cosa fai a Natale, tra nove giorni è il tuo compleanno.
Eh, Natale…
Eh, il mio compleanno…
Eh…
Tornando, sul sentiero verso casa, l’Alga incontra i ranocchi.
Ce n’è un sacco, da queste parti, e sono minuscoli.
Quando appoggi un piede sull’erba di notte, schizzano a ventaglio e spariscono sotto le siepi.
L’Alga, come al solito, non sa se andare o restare, quindi se ne sta sempre piuttosto vaga, e nella sua vaghezza, mentre torna a casa, pensa a quella poesia che fa
One clover, and a bee.
And revery.
The revery alone will do,
If bees are few.
Beh, qui per ora ci sono solo ranocchi.
Ma, in fondo, non sono male.
soundtrack:
bellissima la canzone del grande dylan..un saluto 🙂
La compagnia dei ranocchi è meglio di quella di certe persone, si 😉
Leela
Beh i ranocchi nascondono principi… e poi si fanno fregare dagli scorpioni… insomma sono animaletti che hanno del buono.