Un Mac ultrapiatto in cui perdere lo sguardo.
L’aria condizionata.
Il sushi, tutti i giorni a pranzo.
Le persone gentili e i loro sorrisi.
La prima sigaretta, dopo il caffè.
Gli sms degli amici che mi danno buone notizie.
I vestiti prestati e le borse di plastica per metterceli dentro, al posto di una valigia.
Le gocce d’arnica e la borsa del ghiaccio.
Le telefonate dei kids.
L’ospitalità offerta con naturalezza.
Il rumore dell’irrigatore sul prato.
In un salto che può sembrare nel vuoto e invece è solo da una terra all’altra, da una vita all’altra, queste sono le cose che, per ora, mi tengono tutta insieme.
Basta poco, in fondo.
No?
soundtrack: Lontano lontano, Luigi Tenco
Hai visto che cambiare non è poi così male?
Pensare che non ti aspettavi niente da questa estate…
Eh, hai detto niente!:-)
Il tuo sguardo e’ cambiato: si sofferma e *vuole vedere* le cose piacevoli. Questa, se permetti, e’ la vera bellezza delle tue nuove sporte :-))
Non c’ ho capito niente, ma auguri lo stesso.
Ciao. Massimo;-)
ma sei andata proprio lontano lontano?
:))
farai gustare i tuoi manicaretti sotto la lanterna? 🙂 Dai, dicci di più!
Teresa
Quanti segreti tra i blog, in questo periodo: prima Silvia, adesso tu…Però mi fa tanto tanto piacere sentirti finalmente sollevata nel morale, con più ottimismo nel futuro e fiducia in te stessa! Smack!:))
da una terra all’altra, appunto
:)))
Comunque sia stai meglio, si sente.
mmh sei finita in giappone a mangiare sushi tutti i giorni?? Non capisco!!
Guarda che per mangiare del sushi decente basta venire a casa mia, ed ordinarlo per tempo al Toto ;P
Quando torni?
Leela