Io, di te, c’ho avuto solo una cosa.
Un flacone di eau de toilette Rive Gauche.
Vaporisateur.
Me l’aveva regalato un’amica ricchissima e chiccosissima di mia madre.
Avevo tredici anni e, fino a quel momento, ero andata avanti a Pretty Peach di Avon.
Una country girl, tanto per dire.
Non sapevo bene che farmene, di quella bottiglietta cilindrica a strisce nere e bluette.
Il profumo, poi, era importante e un po’ pepato.
Roba da donne grandi.
Insomma, l’ho usato poco.
Dev’essere andato a male, al buio, in qualche armadio.
Peccato.
Allora, che posso dire?
Sei arrivato troppo presto, per me.
Ma sei stato favoloso, davvero.
Mi dispiace, per Rive Gauche.
Scusami, e… bonnes chances 🙂
soundtrack: lo: Je suis venue te dire que m’en vais, Carmen Consoli
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in effetti i profumi invecchiano,come il vino.
un grande innovatore della moda!!!
Non mi intendo di alta moda, però ho l’impressione, forse sbagliata, che i nuovi stilisti non riescano a eguagliare la grandezza dei loro predecessori.
Lui ha avuto per maestro Dior, uno dei migliori. Altri tempi, altra classe, ben altre vette. Praticamente inarrivabile oggi. Ha saputo rinnovare l’haute couture senza perdere un briciolo di stile.
wow…ricordo mia madre…ancora molto giovane ( mi ha avuto a 20 anni ) e molto bella…con un capo di ysl…praticamente…una dea!!!
il merito era di mia madre…e della natura che con lei è stata generosa…ma quel vestito…
ciao.
volovivace
hai ragione.
l’eleganza è innata.
però è anche un lusso.
peccato non poterselo permettere.
Concordo gli stilisti di oggi non hanno la creatività di quei miti!
Ma tanto restano solo sogni….e chi si può permettere un capo firmato?
Noi valiamo per quello che siamo o
per quello che avremmo potuto avere?
Il vero peccato è non essere capace
di apprezzare certe cose. Tutto il
resto te o possono portare via.
nessuno