animal house

Ultimamente le mie notti si popolano di animali.

Ieri ho sognato che stavo in un locale tipo discoteca, ma era di giorno, il posto era semivuoto e regnava un silenzio perfetto.
Poi, verso sera, cominciavano ad arrivare bellissime giovani ragazze tappate alla grande, pronte per una notte di follie.

Allora io prendevo una valigia, l’aprivo e tiravo fuori sete e lustrini, per cercare di essere all’altezza della situazione.
Mi vestivo perbenino ma poi, quando mi guardavo allo specchio, scoprivo che ero tutta scombinata, tipo avevo su un abito da sera di chiffon ma sopra un grembiule da cucina e, ai piedi, un paio di ciabatte sformate.

Cercavo di cambiarmi ma non potevo, perché avevo decine di piccoli animali, credo scoiattoli e donnole, che mi si erano arrampicati addosso e mi mordicchiavano.
Ero un po’ preoccupata, ma anche curiosa e mordevano, sì.
Ma in fondo non facevano male.

Stanotte ho sognato che stavo in un grande alloggio vuoto, con grandi finestre ad arco e fuori si vedeva il mare.
Parlavo con persone sconosciute e mi chiedevano che tipo di animale da compagnia mi stessi portando dietro.
Io mi voltavo, e lo vedevo: era una gigantesca tigre del Bengala.
Stava lì, accucciata.
Mi guardava e non faceva niente.
Mi ricordo che ho pensato accidempoli, ma questa in teoria dovrebbe farmi paura.
Ho paura?

Un po’, sì.
Anzi, no.

soundtrack: Dream a little dream of me, Mama Cass