Io vorrei avere davanti la prima persona che ha dichiarato pubblicamente che fare giardinaggio è rilassante.
Per poterla prendere a sberle.
Probabilmente era un maschio.
Single e senza prole, oppure con una moglie gentile che se la smazzava.
Mica aveva, tanto per dire, un figlio maschio di quasi undici anni che ha cacciato a forza una palla di pongo nel beccuccio dell’annaffiatoio, oppure un balcone orientato ad ovest, dove il sole fa strage per tutta l’estate di qualsiasi essere vivente.
Oggi sono andata in cerca di petunie.
E ho trovato surfinie.
Vabbene, mi sono svegliata tardi, non è quasi più stagione.
Ok per le surfinie, sono più delicate, ma si può fare.
Cerco di rilassarmi, e riempio il primo vaso.
C’è stato il vento, mercoledì, e il balcone fa schifo, quindi l’ho spazzato a fondo.
Ovviamente, durante il riempimento, un po’ di terriccio cade qua e là.
Quando faccio per mettere il vaso nel portavasi, quello proditoriamente si ribalta, quindi splat, tutto il contenuto (terra, vaso, piantina delicata) si spiaccica sul tetto del garage sotto al balcone.
Scavalco la ringhiera. Mica facile, manco fossi Nino Castelnuovo nella pubblicità dell’olio cuore.
Soprattutto quando una non è più tanto ragazza, e con due ore di sonno notturno sulle spalle.
Insomma, rabasto il tutto e torno su.
Nel frattempo il sole picchia implacabile: sono le sette e mezza di sera, in luglio l’ora peggiore.
Nel frattempo Pietro decide che ha fame.
Nel frattempo l’ombrellone, nonsisacome, stramazza di lato.
Travolgendo il sacco del terriccio, che si sparge per ogni dove.
Cavalcando una crisi di nervi, mi metto a sbattere palate di roba marrone nei vasi, cercando di fare prima possibile.
Alla fine le surfinie sono al loro posto, sulla ringhiera.
Ma intorno è tutto marrone, appunto.
Il pavimento del balcone, il tavolo sul quale ceneremo, la mia faccia, le mie mani e il tappeto del soggiorno (sul quale ho passato l’aspirapolvere 12 ore fa).
Mi lavo le mani, anche se veramente avrei bisogno di una doccia, metto su l’acqua della pasta e, stringendo i denti RI-faccio le pulizie.
Nel frattempo finalmente il sole tramonta.
Nel frattempo, si alza un venticello che piano piano diventa sempre più forte e sostenuto.
Un vento tipo quello della scorsa settimana.
Significa che tutto sarà marrone nel giro di un paio d’ore.
Di nuovo. Cazzo.
soundtrack: My secret garden, Depeche Mode
ehehe!!! chissà anche a me succede tutto sto pò pò di roba quando faccio la giardiniera!!! hihih!!!
sbacio!!
non si può avere tutto dalla vita: non hai il pollice verde, ma hai le mani fatate da cuoca provetta.
hai anche qualche cadavere di surfinia sul balcone…;-))
e poi rifletto per un futuro postatomico: dio ci scampi da te nella coltura idroponica…;-)))
a me è venuto un pollice quasi verde negli ultimi anni…tempo fa se una pianta entrava in casa si suicidava dopo pochi giorni…un giornoo mio marito mi ha beccato mentre insulatavo pesantemente una pianta che dopo una settimana di amorevoli cure stava morendo…mi disse che la spaventavo:-DDD
Stupefacente come un’attivita’ “esterna” riesca a sporcare cosi capillarmente l’interno della casa, si genera una sorta di osmosi per cui il “fuori” si mischia al “dentro” e viceversa. Pero’ un balcone verde e fiorito e’ una bella soddisfazione e un bel vedere, dai! Anna
questo post potevi anche intitolarlo: “questa terra è la mia terra – il ritorno” 😉
ma anche Fantozzi colpisce ancora!!!! 😉
Alga sei grande…….Anna
utilizzare un ometto per farti dare una mano pare brutto?
ehm cerdo di avertelo detto anch’io che è rilassante
😛
Vabbè dai mi piglio il ceffone
ps. certo pure tu, quelle operazioni lì si fanno a inizio stagione!
ciao bella
cilvia: e le gatte, naturalmente, danno il colpo di grazia ;-D
cyb: cosa essere la coltura idroponica?
lady: mi immagino la scena 😀
gli insulti li gridavi o li sibilavi?
cronache: già 😀
anna: ma io non sono fantozzi.
io sono woody allen.
:-)))
cannocchiale: gli ometti che conosco non mi sembrano particolarmente versati per questo genere di cose.
diciamo che sono ancora peggio di me.
vuoi venire tu?
🙂
trudilla: e ce lo so, che sono in ritardo 😦
sai, c’ho dei periodini congestionati nei quali anche un banalissimo trapianto diventa un lusso superfluo.
baciuz.
ma le surfinie sono spettacolari!
alga le mie rimostranze le esprimevo a gran voce:-DDD
😀
mi immaginavo la scena di te che glie le sussurravi sadicamente, invece.